Servizio di Psicologia delle Cure Primarie (Ddl. 1179 del 4.3.2022)
Si è tenuto l’8 giugno a Palermo, a Villa Riso, organizzato dall’AUPI, un convegno sul Disegno di Legge n. 1179 del 04/03/2022 “Istituzione del Servizio di Psicologia delle Cure Primarie e dello Psicologo delle Cure Primarie” nel Servizio Sanitario Regionale. Il D.D.L. (primo firmatario l’on. le Zitelli del Gruppo Parlamentare ‘Diventerà Bellissima’) si aggiunge all’elenco piuttosto nutrito di DDL sullo stesso oggetto (ben 5 in questa legislatura), approdati in VI Commissione per la discussione di rito, ma difficilmente transitati alla tappa successiva.
Non per limiti temporali o per veti incrociati, ma per una inedia legislativa ormai strutturale, che attraversa quasi tutti i ‘parlamenti’, piccoli o grandi che siano, esonerati dalla loro funzione primaria da esecutivi sempre più assertivi e invadenti.
Vista la vicinanza dei firmatari con l’attuale Presidenza della Regione, c’è da augurarsi che a questo D.D.L. sarà prestata un’attenzione diversa e che possa tradursi in qualcosa di concreto. E cioè una presenza più significativa (per numeri e qualità) della psicologia e degli psicologi nell’area delle ‘cure primarie’, quel vasto campo dell’assistenza sanitaria di base, che dovrebbe rappresentare realmente il luogo elettivo di rilevazione dei bisogni di salute della popolazione, ma anche il momento di intercettazione – attraverso la rete dei medici di medicina generale e dei pediatri – dei primi segnali di disagio, di malessere, di malattia al fine di favorire percorsi di diagnosi e di cura più immediati e appropriati in un’ottica che non può non essere multiprofessionale, considerata la complessità dell’interazione fra fattori biologici, psicologici e sociali nel rapporto salute/malattia.
Nel DDL in oggetto sono ben descritte e articolate in premessa le ragioni e le motivazioni che portano alla richiesta di istituzione di un servizio di psicologia delle cure primarie. Anche la proposta specifica di organizzazione del servizio, la definizione degli obiettivi e dei compiti – a differenza di altri DDL presentati – appaiono ben individuati ed espressi in coerenza con l’assetto organizzativo dei servizi territoriali e con la normativa nazionale e regionale.
Le criticità maggiori riguardano (come sempre) i finanziamenti e la modalità di reclutamento dei circa 100 psicologi previsti. Approntare ‘elenchi provinciali provvisori di psicologi delle cure primarie’, ai quali attingere in attesa di futuri percorsi di specializzazione, mi sembra una scorciatoia discutibile per l’accesso ad un pubblico impiego. Quanto ai finanziamenti (circa 2 milioni per anno) spetta ai politici dimostrare concretamente, trovandoli e impegnandoli sotto questa voce, che fanno sul serio.