70° compleanno
Così si esprime Borges nella conclusione dell’ Abbozzo di autobiografia, che aveva scritto raggiunta la boa dei 70 anni. Con le dovute proporzioni, mi ci ritrovo abbastanza anch’io…
“Alla mia età si dovrebbe essere consapevoli dei propri limiti, e questa consapevolezza dovrebbe portare alla felicità. Quando ero giovane pensavo che la letteratura fosse un gioco con molte abili e sorprendent variazioni; ora che ho trovato la mia voce mi pare che, per quanto cambi, tagli e rattoppi, i miei manoscritti non migliorino né peggiorino […]. Suppongo di avere già scritto le mie cose migliori. Questo mi dà una certa tranquilla soddisfazione e una certa pace. Eppure non sento di essermi esaurito. In un certo modo, la giovinezza mi sembra più vicina adesso di quando ero un uomo giovane. Non credo più che la felicità sia inottenibile; una volta, molto tempo fa, lo credevo. Ora so che può capitare da un momento all’altro ma che non serve cercarla.
Quanto all’insuccesso o alla fama, sono cose del tutto irrilevanti e non me ne sono mai preoccupato. Quello che adesso cerco è la pace, la gioia di pensare e la gioia dell’amicizia e, anche se può sembrare troppo ambizioso, la sensazione di amare e di essere amato”.